lunedì 17 dicembre 2012

Green economy e crisi


E' l'argomento in voga nei salotti ambientalisti nonchè nelle campagne elettorali di tutto il mondo. La crisi ambientale ha portato alla crisi economica. L'uso smisurato delle risorse ha impoverito tutti; la soluzione per molti è l'economia verde.
La green economy è un modello teorico di sviluppo economico basato sulle problematiche di degrado ambientale legato allo sfruttamento delle materie prime. La green economy, quindi, prende in considerazione sia il prodotto interno lordo di un Paese sia l’impatto ambientale provocato dall’intero ciclo di trasformazione delle materie prime in energia e prodotti finiti fino ai possibili danni ambientali prodotti dalla loro eliminazione o smaltimento. Questi danni si ripercuotono a loro volta sul PIL stesso diminuendolo, provocando una diminuzione della resa produttiva economica di quelle attività che traggono vantaggio da una buona, se non ottima, qualità ambientale, quali: l’agricoltura, la pesca, il turismo e la salute pubblica.
Il concetto di  green economy inizia a svilupparsi nel 2006 con la stesura del "rapporto Stern", un documento che riporta un analisi sull’economia mondiale minacciata dai cambiamenti climatici denunciandone gli effetti negativi sul PIL mondiale e dalle crescenti preoccupazioni dettate dall’esaurimento progressivo dei combustibili fossili e dal continuo e incessante processo di sfruttamento delle risorse rinnovabili del pianeta senza dare ad essi il tempo necessario per potersi rinnovare intaccando in questo modo le scorte disponibili.

La green economy, pertanto, si propone di ridurre i consumi energetici e delle risorse naturali quali acqua, cibo, combustibili attraverso misure economiche legislative e di educazione pubblica puntando allo sviluppo sostenibile migliorando l’efficienza energetica e produttiva impegnandosi a ridurre le emissioni dei gas serra cercando di diminuire l’inquinamento sia locale che globale utilizzando le risorse rinnovabili.
In quest’ottica di sviluppo economico vi è la reale possibilità di creare lavori “verdi” che assicurino una reale crescita economica sostenibile prevenendo le problematiche ambientali: inquinamento ambientale, riscaldamento globale, esaurimento delle risorse minerarie e idriche, degrado ambientale.

In Italia si sono tenuti gli Stati Generali che hanno raccolto le opinioni degli stakeholders e delle istituzioni.
Gli Stati Generali della Green Economy sono nati da un’idea del Ministro dell’Ambiente e sono stati organizzati e convocati per contribuire alla elaborazione della strategia nazionale ed europea a seguito degli impegni presi dall’Italia durante la Conferenza delle Nazioni Unite di Rio+20.
Maria Giovanna Laurenzana

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lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali”.