Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini ha presentato al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) il Piano per la riduzione delle emissioni al 2020 per l’Italia, incardinato negli obblighi europei e nella strategia Ue al 2050.
Le proposte rientrano nell' ambito del Piano nazionale per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e degli altri gas serra per il rispetto, da parte dell' Italia, del pacchetto Ue clima energia (20-20-20).
Al fine di porre il Paese su un percorso emissivo idoneo a rispettare gli obiettivi annuali vincolanti di cui alla decisione n. 406/2009/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 e le “tappe” di cui alla Comunicazione della Commissione COM(2011)112 che prevedono riduzioni del 25% al 2020, del 40% al 2030, del 60% al 2040 e dell’80% al 2050 rispetto ai livelli del 1990, i Ministeri sulla base delle loro competenze in via prioritaria dovranno: a) confermare fino al 2020 le detrazioni di imposta di cui all’articolo 4 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011 n. 214 (Detrazioni per interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamita' naturali); b) emanare - entro giugno 2012 - il decreto sulla riforma dei titoli di efficienza energetica al fine di estendere il sistema al periodo 2013-2020 e ampliare il campo di applicazione al fine di rafforzare l’incentivazione del risparmio energetico o nei processi produttivi dei settori industriali o nei settori di "confine" come ad esempio i progetti di efficienza energetica nell'ambito dei trasporti ferroviari, aerei e marittimi; o attraverso la diffusione della trigenerazione e della generazione distribuita da fonti rinnovabili associata all’utilizzo di smart grid; c) istituire presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare il Catalogo delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti per la decarbonizzazione dell’economia italiana (le imprese e soggetti privati che acquisteranno le tecnologie, i sistemi e i prodotti contenuti nel Catalogo avranno o accesso agevolato ai benefici previsti dal Fondo rotativo per il finanziamento delle misure finalizzate all’attuazione del Protocollo di Kyoto o diritto ad una riduzione del 55% dell’IVA sull’acquisto delle tecnologie dei sistemi e dei prodotti stessi; d) introduzione della tassa sulle emissioni di carbonio, “carbon tax”, con esclusione per i settori industriali già obbligati all’acquisto dei permessi di emissione di CO2 dalla direttiva europea “Emission Trading”; e) destinare il 50% delle entrate derivanti dai proventi della vendita all’asta delle quote di CO2 di cui all’articolo 1, comma 11 della direttiva 2009/29/CE con la seguente finalità : o contributo annuale ai programmi di cooperazione con i paesi in via di sviluppo ai fini della riduzione delle emissioni e a supporto delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici ( 10% delle risorse disponibili) o contributo annuale al “Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici” per la continuazione dei programmi nazionali ed europei per l’adattamento ai cambiamenti climatici (3% delle risorse disponibili) o cofinanziamento annuale dei programmi per l’aumento dell’assorbimento di carbonio attraverso attivita’ forestali e agricole ( 10% delle risorse disponibili) o cofinanziamento annuale dei programmi di ricerca e sviluppo in materia di tecnologie a basse emissioni di carbonio nell’industria e nei trasporti ( 25% delle risorse disponibili) o rifinanziamento annuale del “fondo rotativo del protocollo di kyoto” (50% delle risorse disponibili) o copertura delle spese amministrative connesse alla gestione del sistema comunitario ( 2% delle risorse disponibili annualmente) f) destinare i proventi della carbon tax per sostenere gli investimenti pubblici e privati nella riduzione dell’intensità di carbonio dell’economia, anche attraverso il potenziamento del “ Fondo Rotativo del Protocollo di Kyoto” ; g) rafforzare il coinvolgimento degli enti locali nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale attraverso la prosecuzione della positiva esperienza del “Patto dei Sindaci”.
Maria Giovanna Laurenzana
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